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Sostituzione dei sezionatori del gas a Muzzano

Niente è mai facile come sembra!

12 ottobre 2023

Sostituzione dei sezionatori del gas a Muzzano

AIL fornisce gas naturale a 27 comuni presenti sul nostro territorio di riferimento. Alcuni di essi sono serviti in modo capillare da diversi anni, altri invece sono diventati nostri clienti solo da poco. AIL rivende il gas naturale pure a 4 aziende: AGE SA di Chiasso, AIM di Mendrisio, AMS di Stabio e Metanord SA di Camorino.
Oltre alla fornitura, i nostri colleghi devono garantire la qualità della rete, il suo mantenimento nel corso degli anni e valutare eventuali ridimensionamenti adeguandoli non solo ai bisogni attuali, ma anche alle necessità future della popolazione. Oggi la rete del gas è lunga circa 400 km.
Dal 1988 il gasdotto ad alta pressione (arteria principale che porta il gas naturale dall'Italia a Vezia) si estende per circa 34 chilometri nel Sottoceneri ed è posato in parte sottoterra e in parte sul fondo del Ceresio. Lungo il gasdotto principale sono installati dei sezionatori, un gruppo di valvole che possono essere manovrate a distanza, isolando il tratto della condotta interessata da un'eventuale emergenza.

 

Il progetto
La sostituzione dei sezionatori posti a Muzzano si è resa necessaria perché giunti a fine ciclo di vita. Questi non potevano più garantire la chiusura in tenuta del sistema di valvole di cui è composto. I lavori di scavo sono iniziati a maggio di quest'anno, dopo la definizione delle modalità operative di cantiere e l'approvazione da parte dell'Ispettorato Federale delle Pipelines (IFP).
Oltre alla difficoltà di operare sull'unico gasdotto che fornisce gas naturale a tutto il Sottoceneri e non solo, i tecnici hanno dovuto lavorare in presenza della falda acquifera. Questo aspetto ha condizionato molto i lavori e ha richiesto valutazioni tecniche specifiche per garantire la sostituzione dei sezionatori in piena sicurezza. A protezione dell'acqua di falda, prima di procedere con la vera e propria sostituzione, si è dovuto valutare il sottosuolo attraverso sondaggi puntuali, è stata realizzata un'arginatura della falda e la posa di pozzi di captazione. Inoltre, è stato necessario costruire una struttura in lamiera (palancole), profonda 15 metri, su tutto il perimetro dell'area di lavoro, per garantirne la stabilità, senza generare vibrazioni al vicino gasdotto.
Una volta messa in sicurezza l'area e la falda, si è realizzato lo scavo profondo 2,5 metri utilizzando prevalentemente degli escavatori a risucchi (camion capaci di aspirare fanghi, terra e detriti). Un'operazione necessaria dato che man mano che si scavava, il buco si riempiva d'acqua di falda che saliva in superficie.
L'area di cantiere ha occupato gran parte del mappale per garantire il corretto movimento dei mezzi del genio civile e per la creazione di una necessaria vasca di decantazione acque di pompaggio provenienti dall'area di lavoro. In pratica l'acqua che saliva in superficie nell'area di lavoro veniva pompata nella "piscina", dove, per gravità, i sedimenti si adagiavano sul fondale. L'acqua ripulita veniva poi reimmessa nel riale lì accanto, in pieno rispetto ambientale.
Una volta realizzata tutta l'infrastruttura capace di garantire la sicurezza del lavoro e del territorio circostante, a metà agosto, è stato possibile compiere le operazioni di taglio e saldatura dei nuovi sezionatori sotto la supervisione dell'Ispettorato IFP. Operazioni svolte in breve tempo, per assicurare il ripristino del flusso di gas naturale senza conseguenze per la popolazione.

 

Caratteristiche
I nuovi sezionatori installati sottoterra sono stati progettati in base alla nuova Direttive IFP, che richiede un sistema doppio blocco e spurgo per gli interventi di chiusura del gasdotto in caso di emergenza o di una manutenzione straordinaria. Inoltre, la nuova macchina è predisposta con un'interfaccia per il rilevamento di eventuali perdite.
I nuovi sezionatori pesano ca. 7000 Kg, hanno un ingombro di 6000 x 2450 mm e le tubazioni, i raccordi e le valvole hanno principalmente un diametro di 323 mm. I precedenti sezionatori, costituiti sempre da un gruppo di valvole, pesavano ca. 4000 Kg, avevano un ingombro di 4000 x 2450 mm e le tubazioni, i raccordi e le valvole avevano un diametro di 160 mm.

 

Guarda il video per vedere tutte le fasi del progetto.